Cos’è il prato sintetico?
Il prato sintetico o erba sintetica non è altro che la riproduzione fedele di un prato naturale, con diversi livelli di somiglianza che variano al variare della qualità.
he moquette per esterno perché il suo utilizzo si sta allargando sempre di più alle abitazioni private, oltre che alle strutture sportive, ed in virtù di questa grande diffusione essa viene scelta sempre più spesso come elemento ornamentale di giardini, aiuole, bordure di vialetti e parti esterne delle piscine. Una vera e propria pavimentazione alternativa insomma, capace di coniugare tratti estetici eleganti, resistenza e comodità.
I filamenti di erba sintetica sono realizzati con materiale tessile, ricoperto di un composto in lattice e passato in forno (tramite il processo di vulcanizzazione) per fare in modo che il lattice aderisca alla perfezione al materiale tessile e duri a lungo.
Questo procedimento permette di generare un prodotto finito non molto dissimile dall’erba naturale, di cui riproduce i principali pregi ed elimina gran parte dei difetti o, se preferisci, dei disagi ad essa legati.
Se vuoi maggiori informazioni puoi leggere questo articolo di approfondimento su come è fatta l’erba sintetica.
Tipologie di erba sintetica
Le tipologie di erba sintetica presenti in commercio sono davvero tante e molto eterogenee. Esse possono differire per una serie di aspetti che vanno dalla lunghezza dei fili, al colore, alla densità, fino alla destinazione per cui sono progettate.
Prendiamo ad esempio un manto d’erba cortissimo, altrimenti definito manto raso, simile ad un tappeto a pelo corto. Esso difficilmente viene utilizzato in uno spazio esterno come un giardino, non solo perché la resa estetica e la qualità lo renderebbero poco consono al contesto, ma principalmente perché esistono in commercio soluzioni migliori per quello specifico uso.
Si potrebbe scegliere un manto a pelo raso o moquette per rivestire un ambiente interno, quale potrebbe essere l’angolo elegante di un ristorante o la sala giochi per i bambini. Viceversa, se il manto erboso installato in un giardino esterno, dovrebbe essere più simile all’erba naturale, quindi un manto con fili lunghi. La lunghezza dei fili dunque, può essere una discriminante non da poco nel momento della scelta.
Le varianti più comuni di erba sintetica possono essere classificate in tre categorie:
- Stuoie (a telo basso e con manto a 14 mm).
- Moquette
- Professionale
Le stuoie sono più simili ai tappeti che a un manto erboso vero e proprio. Esse costituiscono una soluzione piuttosto economica da utilizzare ad esempio negli ambienti chiusi, o in altri luoghi in cui non ci sia un manto di erba vera da ricoprire.
Questo discorso può essere considerato valido per entrambe le tipologie di stuoie poiché, seppure quello con manto a 14 mm abbiano un impatto estetico migliore, non possono essere minimamente paragonate ai modelli di lunghezza superiore.
Anche la moquette non ha uno spessore molto elevato, essa infatti si contraddistingue per la liscezza della superficie, una buona resistenza alla luce e l’assenza di ciuffi molto sporgenti. Queste caratteristiche la rendono ovviamente superiore rispetto alle stuoie da un punto di vista qualitativo, sebbene le occasioni d’uso delle due tipologie siano assimilabili.
Qual’è la miglior erba sintetica?
La miglior erba sintetica è sicuramente quella professionale nella maggior parte dei casi ha una radice fatta in paglia che deve essere ancorata alla superficie sottostante, sia essa il terreno o un qualsiasi altro materiale. Nella parte esterna, invece, i fili sono rivestiti in polipropilene, un materiale termoplastico molto resistente e particolarmente indicato per limitare i danni degli agenti atmosferici avversi.
La lunghezza dell’erba professionale è sicuramente superiore a quella di una stuoia o di una moquette, ma può comunque variare in base alla destinazione d’uso (ad esempio un prato esterno privato o un campo sportivo, per il quale esiste un regolamento specifico che impone delle dimensioni ben precise).
Ciò che distingue davvero un prato in erba sintetica professionale dagli altri è la morbidezza e la somiglianza in tutto e per tutto con l’erba vera, caratteristiche possibili grazie alla presenza di una fibra più lunga e ritorta.
Oltre a questo, i fattori che ci aiutano a distinguere tra le varie tipologie di erba sintetica professionale sono lo spessore di ogni singolo filo, nonché della densità, ovvero del numero complessivo di fili presenti sul tappeto in rapporto alle dimensioni dello stesso.
In linea di principio, come potrai intuire, maggiore è lo spessore (misurato in millimetri), più elevata è la densità, migliore sarà la somiglianza. In taluni casi il tappeto potrebbe essere composto di fili spessi ma con bassa densità; se così fosse il prato sarebbe soggetto ad un antiestetico effetto schiacciamento, a cui sopperire con l’inserimento di un substrato utile a sorreggere i fili e inspessire la struttura nel suo complesso.
Altro aspetto da non trascurare, nel caso di erba sintetica professionale, è la possibilità di scegliere una doppia colorazione, o una colorazione sfumata. Essa consiste nel colorare i fili con diverse tonalità di verde durante tutta la loro lunghezza; ciò conferisce al manto un effetto ottico migliore e una maggior somiglianza all’erba naturale in qualsiasi condizione di luce e da ogni angolazione possibile. Qui puoi vedere alcuni esempi di prati professionali per giardini eleganti, realizzati tenendo conto di tutti i fattori appena elencati.
Nel caso in cui il grado di veridicità non sia tra le tue priorità, vuoi perché la moquette è destinata ad un’area giochi per bambini, vuoi perché semplicemente desideri posizionarla in un luogo poco visibile, o per una pura preferenza estetica, hai persino la possibilità di scegliere colorazioni alternative e fantasiose per il tuo tappeto, che spaziano dal bianco al nero, passando per un audace rosso o blu.
La posa dell’erba sintetica
A meno che non si tratti di una superficie molto grande per scopi professionali, quale può essere un campo da calcio, le operazioni di posa di un manto in erba sintetica non sono difficilissime da realizzare.
Se hai manualità e dimestichezza col fai da te potresti pensare di acquistare tutto l’occorrente e posare da solo l’erba nel tuo giardino. Detto ciò vogliamo anche chiarire che lo sconsigliamo vivamente a chi non si sente davvero in grado di farlo.
In primo luogo perché si rischia di ottenere un risultato scadente e, nel tentativo di risparmiare, non si fa altro che sprecare i soldi spesi per l’acquisto di tappetini e materiali vari.
In secondo luogo bisogna considerare che, anche su un prato di piccole dimensioni, disporre di macchinari specifici per compiere alcuni passaggi, può fare la differenza tra un risultato di qualità e uno approssimativo.
È chiaro che i privati non hanno convenienza nel comprare alcune attrezzature specifiche e credono di poter sopperire facendo tutto a mano. Ma non sempre è possibile se si ambisce all’eccellenza e ad un risultato perfetto.
Fatta questa premessa andiamo a vedere quali sono le operazioni che contraddistinguono un lavoro di posa, sia esso realizzato da esperti o da intraprendenti amanti del “fai da te”.
- La primissima cosa da fare per aver un buon risultato è preparare il fondo in maniera impeccabile. Questo vuol dire: rimuovere le erbacce, usare diserbante per evitare che rinascano, compattare bene il terreno, livellarlo e dargli una pendenza adatta a favorire il deflusso delle acque in eccesso.
- Sebbene non sia obbligatorio consigliamo vivamente l’utilizzo di un telo in tessuto TNT geotessile. Serve sia per impedire che la sabbia usata come intaso possa ostruire i fori del manto erboso, sia per evitare che eventuali erbe o altri elementi del suolo possano rovinare il tappeto.
- Stendere uno strato di ghiaia o di sabbia per aumentare il drenaggio verticale. In questo caso consigliamo la ghiaia, a patto che abbia un diametro ridotto e sia lavorata in maniera da non presentare lati appuntiti. Naturalmente la ghiaia deve essere rifinita e livellata con l’aiuto di una piastra vibrante e di un rullo manuale.
- Posizionare i rotoli di erba artificiale. I rotoli devono essere stesi con precisione e ritagliati nei punti in cui dovessero presentarsi degli ostacoli o delle irregolarità impreviste.
- Nei punti di giunzione tra un rotolo e l’altro si deve inserire una banda di giunzione.
- A questo punto si può procedere con la stesura della colla sulla banda di giunzione. La stesura deve essere fatta con una spatola che distenda il prodotto in maniera uniforme.
- Finalmente i rotoli possono essere incollati. Le procedure di incollaggio non ammettono errori, devono essere precisissime perché una volta fissato il tappeto non può essere spostato senza correre il rischio che si rovini.
- Ci siamo quasi. Dopo aver ancorato il manto non resta che stendere uno strato di sabbia (e altri materiali previsti) per l’intaso. Come detto per la ghiaia del fondo, anche la sabbia può essere stesa a mano o grazie all’ausilio di una spazzola a motore.
A questo punto il prato in erba sintetica è pronto per essere goduto. Ma prima di passare al paragrafo successivo vogliamo presentarti un’altra ipotesi: quella in cui, per necessità o gusti, il tappeto in erba sintetica venga posizionato su un balcone o un terrazzo, quindi su una superficie rigida come quella di come piastrelle o cemento.
In questo caso bisogna fare molta attenzione alle operazioni di fissaggio, per le quali spesso si preferisce un nastro biadesivo alla colla, ma soprattutto bisogna tener conto che la capacità di drenaggio risulta necessariamente inferiore rispetto ad un terreno non pavimentato.
Inoltre, se ti interessa approfondire l’argomento, puoi leggere anche il nostro articolo che parla della possibilità di utilizzare l’erba sintetica per creare dei giardini verticali.
Funzioni e caratteristiche dell’erba sintetica
Non tutte le persone che decidono di installare un prato sintetico desiderano che lo stesso abbia una funzione esclusivamente estetica, in molti casi le esigenze da soddisfare sono le più disparate, connesse ad occasioni d’uso specifiche, destinazioni particolari, fattori ambientali atipici e così via.
Per fortuna la tecnologia in questo campo si evolve in maniera piuttosto repentina ed i giardini in erba sintetica di ultima generazione riescono ad accontentare anche le persone più esigenti.
Proviamo a fare un breve elenco di casi in cui l’erba debba avere caratteristiche particolari, cercando di riepilogare le richieste più frequenti che ci giungono dai clienti; ma non dimenticare che, nel caso in cui le informazioni fornite in questa guida non ti sembrino esaustive, puoi visitare la nostra pagina contatti e spiegarci le tue necessità specifiche.
Erba sintetica drenante.
Quello che sembra un concetto quasi scontato in realtà non lo è affatto. Non tutti i prati sintetici sono drenanti e non tutti lo sono in egual misura.
Ci sono situazioni in cui si ha la necessità che l’erba sia in grado di assorbire, e drenare appunto, grossi quantitativi di acqua. Ad esempio il motivo potrebbe essere legato ad una particolare posizione geografica (prova a pensare ai Paesi del nord Europa, in cui piove praticamente tutti i giorni dell’anno, o quasi).
In questi casi il tappeto erboso deve essere dotato di un maggior numero di fori in grado di far defluire l’acqua rapidamente anche in presenza di piogge torrenziali. L’unità di misura per valutare la capacità di drenaggio è data dal rapporto tra volume di litri per ora, calcolato per ogni metro quadrato.
Un drenaggio efficiente è indispensabile per evitare la formazione di allagamenti, pantani e zone fangose. Come nota a margine è giusto precisare, anche se potrebbe sembrare inutile, che la capacità di drenaggio dell’erba è strettamente correlata alla tipologia di superficie su cui essa viene posata.
Va da sé che c’è una differenza tra un tappeto installato su un terreno, a sua volta drenante, e una piattaforma di cemento, assolutamente ermetica.
Erba sintetica adatta ai cani.
Il cane è il migliore amico dell’uomo, si dice. Sono sempre di più le famiglie che scelgono di condividere la propria vita, e il proprio giardino, con un fedele compagno a quattro zampe.
Questo potrebbe causare un problema relativo alla manutenzione del prato sintetico, sottoposto a continui stress oltre che a un incessante calpestio. Per fortuna le soluzioni anche in questo caso non mancano, basta avere le idee chiare e seguire alcuni semplici consigli.
Innanzitutto va considerata la forma dei fili. Alcuni prati in commercio hanno fili con una forma diversa da quella tipica, appiattita. In particolare esistono delle varianti di filati a forma di “C” o a forma poligonale (ad esempio come un diamante).
Questi fili, se inseriti in un manto dalla densità elevata e dalla struttura compatta, aiutano a prevenire il rapido deterioramento e la necessità di sostituzione a breve termine.
Molto importante prestare attenzione anche alla lunghezza dei fili: per un prato sintetico su cui possa correre liberamente un cane sarebbe opportuno non spingersi oltre i 3 cm, così da facilitare la pulizia e diminuire le probabilità di schiacciamento.
Erba antitrauma.
Una pavimentazione antitrauma può essere utilizzata in molti modi e in contesti diversificati. Ad esempio si presta benissimo per uno spazio destinato ai bambini, in cui installare giochi, scivoli, altalene; sia che si tratti di un luogo pubblico, come un asilo, che di un giardino privato.
Allo stesso modo si può immaginare di usare un tappeto di erba sintetica in un luogo in cui si faccia fitness, aerobica o altre attività sportive. La possibilità di avere una superficie morbida, leggera, elastica, antiscivolo, antiurto ed estremamente confortevole appare indispensabile per questo tipo di utilizzo.
Erba ibrida.
L’erba ibrida altro non è che un’unione di fibre sintetiche con fili veri. Essa viene impiegata soprattutto negli impianti sportivi, specialmente campi di calcio, in cui serve mixare le qualità di un prato vero con la resistenza e la durevolezza dell’erba sintetica.
Ecco alcuni esempi fotografici dettagliati che mostrano campioni di prato realizzati con erba ibrida.
Principali utilizzi dell’erba sintetica
Quali sono le principali destinazioni d’uso per un tappeto d’erba d’artificiale? Dove si impiega? A che scopo?
Per rispondere a queste domande è necessario partire da una distinzione originale e affermare che, al di là di sporadiche circostanze irrilevanti, un prato fatto di erba sintetica viene creato per uso decorativo, uso sportivo, o in sostituzione dei comuni tappeti antiurto fatti con materie plastiche per aree giochi o parchi.
USO SPORTIVO
Partiamo dai casi in cui si decida di usare l’erba sintetica per gli impianti sportivi. Abbiamo volutamente usato il plurale perché sono davvero molti gli sport in cui si può decidere di zollare o rizollare un campo con erba artificiale.
Comunissimi i campi da calcetto, ma non meno importanti sono i campi da hockey, calcio, rugby, football o campi polivalenti e multifunzionali. Prima di analizzare le caratteristiche che deve avere l’erba per uso sportivo vogliamo proporti un breve confronto tra un campo di questo tipo e un campo vecchio stile, cioè ricoperto di erba naturale.
Erba sintetica per hockey su prato
Uno sport in cui l’erba artificiale la fa ormai da padrona è senza dubbio l’hockey su prato. La motivazione di questa decisa virata verso un prodotto non naturale risiede soprattutto nelle dimensioni non eccessive del campo di gioco, che consentono costi di installazione relativamente bassi. Questi ultimi, uniti ad una manutenzione sporadica e poco impegnativa, consentono di avere un terreno perfetto per passaggi veloci e un controllo preciso della palla senza particolari sforzi.
L’erba artificiale per hockey dovrebbe avere una fibra di forma ellittica, con una sezione a lente e dall’effetto arricciato. Queste caratteristiche assicurano un’assoluta uniformità della superficie non direzionale e dall’eccezionale durabilità.
Erba per football o rugby
Il football, invece, è uno sport non molto praticato nei paesi europei. Si tratta di una disciplina sportiva diffusa negli Stati Uniti, per alcuni versi simile al nostro rugby, almeno nei suoi concetti base.
In ogni caso sono disponibili soluzioni ad hoc per entrambi questi sport, nei quali la sollecitazione è forte e le scivolate sono molto frequenti. A causa dello stress intenso, nel rugby giocato su campi di erba naturale, si verificano di frequente situazioni di zone fangose o parti di campo totalmente prive d’erba.
Ciò naturalmente non favorisce la giocabilità e lo spettacolo, oltre a mettere in pericolo la salute dei giocatori, che possono farsi male molto più facilmente.
Una ulteriore caratteristica importante, spesso necessaria per i campi da rugby, è la presenza di tappeti elastici, inseriti al di sotto del manto erboso, per tutta la sua estensione.
I tappeti elastici aiutano ad ammortizzare le cadute degli atleti, spesso rovinose. Nonostante essi agiscano in maniera quasi impercettibile, hanno anche un punto a sfavore. Alcuni professionisti hanno infatti manifestato l’insorgere di piccoli dolori alla schiena dopo lunghi periodi di allenamento su campi equipaggiati in questo modo. La correlazione tra i due fenomeni potrebbe anche essere casuale, ma le ricerche di continui miglioramenti in questo campo si concentrano proprio sul tentativo di migliorare ogni piccola, eventuale, controindicazione.
Campi da tennis
Uno sport in cui il rimbalzo della palla costituisce una variabile determinante è il tennis. La dimostrazione di quanto appena detto sta nel fatto che il tennis prevede diversi circuiti internazionali divisi in base alla superficie di gioco, in erba, terra battuta o cemento.
Inoltre, come se non bastasse, tutti i più grandi atleti di questa disciplina non riescono ad eccellere indistintamente sulle varie superfici, ma si specializzano per essere i migliori in ognuna di esse.
Celeberrima la supremazia dello spagnolo Rafael Nadal sulla terra battuta, ad esempio, poiché gli consente di sprigionare tutto il suo strapotere fisico durante il match. Allo stesso tempo sono state davvero poche le soddisfazioni di Nadal su campi da gioco più “tecnici”, come quelli in erba, dove si distinguono tra gli altri le giocate di Roger Federer o Novak Djokovic.
Tutto questo preambolo serviva a farti capire quanta importanza possa avere la fattura di un tappeto di erba sintetica destinato a questo scopo. La velocità di gioco su un campo da tennis in erba sintetica è molto simile a quella del cemento, ma allo stesso tempo la superficie risulta essere più elastica, garantendo alla palla un rimbalzo leggermente più ampio, simile alla terra rossa.
Un’ulteriore curiosità che riguarda quasi esclusivamente il tennis, tra tutti gli sport giocati a livello professionistico, è la colorazione dei prati. Spesso infatti, i campi da tennis hanno un manto erboso di colore rosso o blu.
Per questo sport, abbiamo 2 tipologie di erba sintetica professionale, la Tennis e la maggiormente performante Supertennis.
Campi da calcio
Ma veniamo allo sport più amato e diffuso in Italia: ovviamente parliamo del calcio.
Come abbiamo detto nel primo paragrafo ci sono sempre state molte ritrosie e dubbi da superare prima di accettare l’idea che un campo da calcio potesse essere coperto con erba sintetica.
Al di là delle prime timide sperimentazioni, degli impianti realizzati e poi ritenuti inutilizzabili, delle iniziative promosse unilateralmente a livelli dilettantistici, da qualche anno siamo di fronte ad un passaggio fondamentale verso l’utilizzo dell’erba sintetica nei campi da calcio, ad ogni livello professionale.
Se in passato, infatti, la quasi totalità dei campetti di periferia, in cui si gioca a calcetto per divertimento, con gli amici, avevano tappeti artificiali; oggi esistono grandi stadi sparsi per il mondo che sfruttano questa tecnologia, con risultati giudicati eccellenti anche dagli addetti ai lavori.
Un passaggio importante è stato segnato grazie all’approvazione di alcune normative specifiche, linee guida per le caratteristiche tecniche dell’erba da installare nei campi in cui si giocano manifestazioni ufficiali. Il più importante è il regolamento LND standard, omologazione per tutti i campi da calcio destinati ad ospitare i campionati F.I.G.C. sino alla serie “D” e S.G.S.
Per quanto concerne le peculiarità realizzative di un manto ad uso professionale dobbiamo dire che non si può prescindere da una resistenza ottimale e da una lunga durata anche in condizioni di stress (dovuto ai molteplici allenamenti quotidiani), il tutto deve essere accompagnato da un aspetto estremamente naturale.
Inoltre non possono essere tralasciate la stabilità e la sicurezza degli atleti, sulle quali incide in maniera particolare la tipologia di riempimento. Uno dei migliori è quello a tre strati successivi costituiti da sabbia, da una miscela di sabbia e gomma SBR criogenica, rinvenibile nella pavimentazione Professional ma il top della qualità per un tappeto di erba sintetica professionale è la Superprofessional.
Questa erba rappresenta la soluzione organica di più alto livello con il suo intaso di granuli di sughero organico e sabbia. Il sughero, completamente naturale, viene raccolto dalla quercia ogni nove anni, ha un’eccezionale capacità di assorbimento degli urti, elasticità e resistenza al fuoco.
Campi polivalenti
L’erba sintetica prevede tra le varie opzioni la presenza di un sotto-tappeto elastico in combinazione con il classico intaso (gomma nobilitata o termoplastico). Questa combinazione è consigliata per i campi polivalenti o i campi destinati al gioco sia di calcio che di hockey, non necessaria, invece, per i piccoli campi da calcetto coperti.
Parlando di strutture sportive polivalenti si apre un mondo a parte, poiché quando ne parliamo non ci riferiamo solo ai campi di allenamento dove si allenano e giocano professionisti di discipline sportive differenti. Un campo polivalente potrebbe essere anche quello di un istituto scolastico o di un oratorio.
Tutti gli esempi citati hanno un’importante caratteristica in comune: gli altissimi livelli di stress e di usura a cui viene sottoposto il prato. Oltre naturalmente alla necessità di una zollatura che non sia adatta esclusivamente ad una disciplina a discapito delle altre. Ecco perché, tra le alternative disponibili, puoi dare un’occhiata alla Professional, dalla sezione concava e nervata e da uno spessore di 350 micron studiato per garantire massima durabilità (fino a 150.000 cicli testati in laboratorio).
Coperture
A prescindere dalla tipologia di campo e dal livello di qualità dell’erba su di esso installata, esiste la possibilità di realizzare delle coperture che vadano a chiudere la struttura.
Generalmente le coperture per impianti sportivi in erba sintetica sono pensate per le strutture più piccole, quali possono essere un campo da calcetto o da tennis; di rado si immagina di coprire in maniera fissa o semi permanente un intero stadio (sebbene esistono alcuni campi di ultima generazione che sono provvisti di un sistema di chiusura meccanico di tutta la volta superiore).
L’obiettivo principale di chi sceglie una soluzione di questo tipo è ovviamente legato alla fruizione del campo di gioco in ogni momento dell’anno.
In alcuni casi si preferisce orientarsi verso una struttura fissa, che resti montata dodici mesi su dodici; in altri, invece, si può decidere di installare una struttura temporanea per i mesi invernali e lasciare il campo scoperto durante la bella stagione.
Le coperture fisse possono a loro volta essere geodetiche, sorrette da archi di acciaio che formano un reticolato interno, o tensostatiche, la cui struttura portante ad archi può essere sia in acciaio che in legno, ma sufficientemente resistente da sopportare senza problemi le condizioni meteorologiche più avverse, come neve o vento forte. Le coperture tensostatiche sono fatte per essere permanenti.
Per chi, come dicevamo, voglia una soluzione provvisoria e limitata nel tempo, esiste la possibilità di coprire il campo in poche ore (dalle 24 alle 36) con una struttura pressostatica.
Tutte queste possibili soluzioni hanno come caratteristica comune un telo in pvc superiore che, se di qualità, deve essere resistente al fuoco, alle muffe, ai funghi e prevenire la formazione di condensa.
USO PRIVATO
Erba sintetica per abitazioni private e luoghi pubblici
Dopo questo ampio approfondimento dedicato all’erba sintetica usata nelle strutture sportive, con tutte le relative sfaccettature ed occasioni d’uso, passiamo alle altre due situazioni in cui si può decidere di installare un manto artificiale, ovvero nella propria abitazione privata o nei luoghi pubblici. In entrambi i casi l’erba viene scelta e posizionata in virtù della sua funzione decorativa.
Se pensi al connubio abitazione privata – erba sintetica è quasi inevitabile che la mente vada verso un bellissimo giardino con prato sintetico, sogno più o meno proibito di chiunque viva in una villetta indipendente. Questo impiego, come abbiamo detto in precedenza, è sempre più diffuso e apprezzato, ma non è l’unico possibile nell’ambito privato.
Oltre all’erba per il giardino, infatti, esistono ad esempio varianti del soffice manto artificiale impiegate nell’arredamento delle terrazze. Ovviamente, per l’erba sintetica in terrazzo, sarebbe opportuno che lo spazio a disposizione fosse abbastanza grande, ma solo ad immaginare il piacere di crearti un angolo di paradiso in piena città, un’area verde personale dove posizionare una sdraio e prendere il sole, o leggere un buon libro e riposare dopo il lavoro.
Certo, sappiamo bene cosa stai pensando: “se proprio devo sognare preferisco che sia tappezzato d’erba sintetica il bordo della piscina”! Beh, ovvio, se hai una piscina o progetti di averne una non puoi fare a meno di valutare l’erba artificiale per il tuo bordo vasca. In questo caso potresti avere il duplice vantaggio di aggiungere un tocco d’eleganza non indifferente alla praticità e sicurezza di un bordo vasca completamente antiscivolo.
Ci sono poi quelle persone particolarmente estroverse, o esigenti, che scelgono di arredare anche zone interne della casa con un prato finto, o sono abbastanza ricche da potersi permettere una zona dedicata al minigolf nella propria abitazione.
Alcune delle ipotesi che ti abbiamo appena prospettato sono perfettamente riproducibili anche in un luogo pubblico equivalente. Anzi, spesso nei luoghi pubblici sono addirittura più diffuse. Pensa ad esempio all’erba per il bordo delle piscine; quasi tutte le strutture pubbliche ricorrono a questa soluzione per ovviare a problemi di manutenzione tipici di una piscina prettamente estiva. Anche i costi di gestione aumenterebbero notevolmente se ci si dovesse occupare della cura del prato anche nei mesi di chiusura invernale.
Questo non è comunque il solo esempio. L’erba artificiale trova largo impiego anche nei parchi pubblici, nelle zone di città in cui si voglia conferire eleganza e stile all’arredo urbano, negli stand e nelle fiere di ogni genere.
Altre situazioni che vale la pena menzionare sono quelle relative alle aree esterne di alcuni locali pubblici o aziende (ingressi, parcheggi, aiuole, marciapiedi, zone relax, sale all’aperto di ristoranti e bar), tutti casi in cui il prato sintetico serve a valorizzare e a conferire prestigio agli occhi della clientela.
In ultimo ricordiamo che l’erba artificiale viene usata anche nelle scuole e nelle aree gioco (o parchi gioco), dove i bambini possono divertirsi, praticare sport e stare all’aperto in tutta sicurezza grazie al fatto che questa pavimentazione è soffice e antishock, in grado di attutire tutte le cadute.
Perchè scegliere l’erba sintetica?
In questo paragrafo cercheremo di ragionare sulle situazioni in cui realmente conviene scegliere un prato in erba sintetica rispetto a quello in erba naturale.
Ovviamente non sempre questa scelta risulta essere quella vincente e ottimale, ogni contesto deve essere valutato in maniera dettagliata sulla base delle condizioni ambientali, della disponibilità e soprattutto delle preferenze di chi deve acquistare.
Partiamo col chiarire un concetto basilare. Se sei appassionato di giardinaggio, hai molto tempo da dedicare al tuo prato o hai la fortuna di poterti permettere un giardiniere full time, forse dovresti pensarci bene prima di valutare l’erba artificiale, potrebbe non essere la scelta adatta a te.
Ci permettiamo di aggiungere alcune variabili a questa semplice considerazione, variabili che possono spostare gli equilibri della valutazione. Per apprezzare al meglio l’erba naturale del tuo giardino sarebbe opportuno, ad esempio, che non avessi problemi di infestazioni di insetti; per chi abita nei pressi di un corso d’acqua le stagioni più calde possono essere un vero calvario da questo punto di vista, il giardino potrebbe diventare un parco giochi per zanzare, mosche e formiche.
Anche la posizione geografica conta. Una zona troppo calda o troppo fredda potrebbe rappresentare la morte inevitabile per l’erba naturale. Per quanto tu possa impegnarti nelle operazioni di cura nulla potrai contro un sole cocente o una gelata improvvisa che si abbattono sul tuo giardino.
Altre volte potrebbero subentrare problemi di salute a mettersi di traverso. Niente di grave, ci mancherebbe, ma vuoi mettere il piacere di poter stare steso sul prato, se hai un’allergia da fieno, senza dover necessariamente starnutire ogni dieci secondi.
Bene, se tutti questi inconvenienti non ti riguardano e sei un irriducibile supporter dell’erba naturale, allora forse è il caso di continuare a curare quella.
Prima di prendere la tua decisione definitiva, ti consigliamo comunque di leggere il breve elenco di vantaggi e svantaggi legati all’utilizzo di un prato sintetico, sicuramente ti aiuterà ad avere le idee più chiare e a comprendere a fondo pregi e difetti di questa soluzione.
Pro e contro dell’erba sintetica
Partiamo dalla lista dei punti di forza comuni a tutti i manti erbosi artificiali:
- prato sempre in ordine
- pulizia semplice e immediata
- assenza di zone fangose o allagate
- asciugatura rapida dopo una pioggia
- rispetto dell’ambiente grazie al risparmio di acqua e al non necessario utilizzo di pesticidi e diserbanti
- grande pregio estetico
- valore aggiunto per la casa, anche in termini economici
- manutenzione scarsa o quasi nulla, il che vuol dire anche risparmio di tempo e denaro
Per quanto concerne i punti di debolezza, quindi gli svantaggi di una scelta orientata sull’erba sintetica, dobbiamo necessariamente fare un’importante premessa.
Molti dei contro che andremo a riassumere sono strettamente collegati alla qualità del manto erboso scelto, di conseguenza possono essere evitati con una valutazione approfondita e consapevole, ma soprattutto con un investimento che non sia “al risparmio”, bensì lungimirante.
Detto ciò andiamo a vedere quali brutte sorprese può nascondere un giardino artificiale:
- Rischio di scoloritura, soprattutto nel lungo periodo, dopo anni di esposizione ai raggi UV.
- Appiattimento, schiacciamento e perdita di flessibilità dei fili d’erba.
- Surriscaldamento eccessivo. Anche se lo stesso può essere facilmente combattuto con una rapida spruzzata d’acqua.
- Zolle non uniformi o fuori sede, ovvero la conseguenza di una posa non effettuata a regola d’arte.
In ogni caso, per prevenire tutti questi problemi, è preferibile anche verificare le garanzie (e la loro durata) offerte dal rivenditore al momento dell’acquisto.
Rinforzare l’erba naturale con quella sintetica
L’operazione di rinforzo è sfruttata prevalentemente su quei prati sottoposti ad intenso utilizzo, con conseguente rischio di rapida usura.
Nei campi da calcio, da rubgy, da baseball, così come nelle arene dove si tengono di frequente concerti o altre manifestazioni ripetute in tempi piuttosto ravvicinati, si può prendere in considerazione l’idea di investire sull’inserimento dell’erba sintetica nella struttura naturale d’origine.
Questa soluzione può essere considerata alternativa alla rizollatura del terreno con tappeti di erba artificiale super professionale, perché può garantire risultati simili da un punto di vista qualitativo. Infatti dopo che sono state impiantate le fibre artificiali, esse si saldano con le radici dell’erba naturale ancorano il campo irrobustendo la struttura nel suo complesso.
In questo modo si prolunga la vita del campo di gioco, aumentando di almeno tre volte il numero di ore di utilizzo prima della dismissione. Altro aspetto positivo è l’aumento della capacità di drenaggio, quindi di assorbimento dell’acqua senza pantani in caso di forti piogge
Infine, non perché meno importante, il risparmio economico dovuto alla ridotta necessità di operazioni di manutenzione e al rinvigorimento dell’erba naturale, destinata a una più rapida ripresa vegetativa.
Manutenzione prato sintetico e prato naturale
Nel corso di questa guida abbiamo fatto riferimento così tante volte alle operazioni di manutenzione che crediamo sia giunto il momento di fare chiarezza al riguardo.
Ti illustriamo ora, in maniera sintetica, le principali differenze che caratterizzano queste procedure, andando a confrontare l’ipotesi in cui tu debba gestire un prato vero o uno sintetico.
Quelle descritte di seguito sono comunque delle ipotesi “limite”, molto più frequenti nei campi da calcio che non in un giardino provato, ma ti aiuteranno ugualmente a chiarirti le idee sulle differenze tra le due alternative.
Manutenzione prato in erba naturale
In più occasioni abbiamo specificato che il manto in erba naturale ha bisogno di maggiori cure e costanti interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, per ripristinare il suo originale splendore dopo un periodo di prolungato utilizzo.
Nello specifico il processo di mantenimento deve prevedere i seguenti step:
- Concimazione serve ad agevolare la crescita dell’erba.
- Carotatura consiste nel praticare fori nel terreno. I fori sono fatti con macchinari specifici e servono a contenere il danno provocato alla pianta dal calpestio continuo.
- Sabbiatura è un’operazione con la quale si tappano le buche createsi sul terreno con lo spargimento di sabbia per tutta l’estensione del prato.
- Trasemina serve a riseminare, con l’ausilio di seminatrici ad hoc, le zone molto danneggiate in cui l’erba è stata del tutto rimossa dal logorio del tempo.
- Irrigazione che deve essere costante non solo dopo la semina, per agevolare la germinazione del seme, ma anche nei periodi più caldi per evitare che l’erba secchi.
- Taglio dell’erba ha una cadenza temporale diversa, che varia a seconda del periodo dell’anno. Il periodo di attesa tra un taglio e l’altro può variare da “un mese” fino a “più volte a settimana”.
Manutenzione prato in erba sintetica
Anche se il manto in erba sintetica richiede una gestione molto più blanda rispetto a quello naturale, ciò non vuol dire che non necessiti di piccoli interventi di mantenimento per sfruttarlo al meglio e prolungarne la durata.
Per la manutenzione dell’erba sintetica ordinaria è sufficiente munirsi di spazzole con setole in fibra sintetica e rastrellare il prato di tanto in tanto. L’ideale sarebbe una spazzolatura ripetuta due o tre volte al mese nei mesi di maggiore utilizzo, una volta al mese negli altri periodi.
Quando fa molto caldo è inoltre necessario innaffiare ogni tanto il manto per ridurre la temperatura dell’erba sintetica.
Ultimo aspetto che vogliamo evidenziare è quello relativo all’intaso. Chi ha scelto un prato con intaso deve considerare la possibilità che una parte del materiale usato per intasare potrebbe andar via in seguito alle spazzolature. Per questo motivo si potrebbe considerare, dopo un lungo periodo, di integrare l’intaso, al fine di favorire l’originale tenuta dei fili d’erba.
I prezzi dell’erba sintetica
Eccoci giunti al momento clou. Purtroppo non possiamo fornirti una valutazione univoca e definitiva perché, come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, sono davvero troppe le variabili che possono incidere sul prezzo.
I prezzi al metro quadro possono variare in base alla qualità del materiale scelto, allo spessore e al peso, alla densità dei fili d’erba, all’altezza degli stessi e alla somiglianza ad un prato in erba vera.
Possiamo dire comunque, che in base alle caratteristiche scelte, il costo può variare da un minimo di € 30 fino € 90 al metro quadro.
Ad esempio un tappeto erboso sintetico da 100 metri quadri può costare da un minimo di 3.000 euro a salire in base ai materiali scelti.
Faq e consigli finali
Di seguito riportiamo le domade che più spesso ci vengono poste dai clienti e qualche consiglio utile, cliccando sul seguente link troverai l’elenco completo delle FAQ sull’erba sintetica.
- Quanto dura un prato in erba sintetica?
La durata dipende dalle condizioni atmosferiche e dalla frequenza di utilizzo. Diciamo che in un giardino privato può durare anche molti anni, senza troppe difficoltà, in una struttura sportiva ha bisogno di molte cure per resistere nel tempo.
- È difficile da pulire?
Assolutamente no. Basta usare l’acqua nella maggior parte dei casi. Quando lo sporco è molto ostinato (se ad esempio c’è un cane che utilizza il prato di frequente) possono anche essere impiegati dei detergenti.
- Si scolorisce al sole?
Le moderne tecnologie tendono a ridurre questo rischio, ma nel lungo periodo (almeno 8 anni) lo scolorimento è inevitabile. Vengono rilasciate apposite garanzie per i casi in cui l’effetto si presenti prematuramente.
- Le talpe, o altri animali del sottosuolo, possono danneggiare l’erba?
Il rischio che ciò accada è davvero molto basso per due ordini di ragioni. Innanzitutto perché l’erba è fissata su un tappetino difficile da bucare per qualsiasi animale, poi perché c’è un’ulteriore protezione installata direttamente sul terreno, il telo in TNT geotessile.
Per mantenere l’erba sintetica in condizioni ottimali sono inoltre necessari alcuni piccoli accorgimenti, come evitare di gettare oggetti o prodotti infiammabili, ad esempio le sigarette accese, non bloccare i canali di drenaggio e non impiegare gesso o vernici spray per la marcatura del campo.
Assicurati che il materiale scelto per l’intaso non sia tossico. Molte volte si tende a preferire un intaso fatto con pneumatici riciclati al posto della sabbia o di altri materiali, senza considerare però che gli pneumatici, se non sottoposti ad adeguati trattamenti, contengono sostanze pericolose come i metalli pesanti.
In ultimo vogliamo darti un consiglio forse scontato ma da non sottovalutare: verifica sempre ogni singolo aspetto prima di acquistare, fai domande per assicurarti della professionalità, chiedi informazioni sulla garanzia e, soprattutto, chiedi di poter toccare con mano i campioni dell’erba in vendita.
Nulla può darti un’idea migliore di questa prova sulla effettiva qualità e sulle fattezze del prodotto che installerai nel tuo giardino.
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